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I PROBLEMI DELLA POLITICA DI RHO VENGONO PRIMA DELLE SOLUZIONI PER L’AREA DELL’EX ALFA ROMEO

By 14 Ottobre 2010No Comments3 min read

Si sono svolti martedì 12 ottobre i Consigli Comunali di Arese, Lainate e Rho per la ratifica dell’Accordo di Programma ex Alfa Romeo già approvato dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano e sottoscritto anche dai Sindaci dei tre Comuni e dalle proprietà.

 

Questo nuovo progetto, nato e sviluppato dal 2007 al 2009 anche con la partecipazione dalla precedente Giunta di sinistra che amministrava Lainate, era nato con la volontà di risolvere, una volta per tutte, le situazioni di stallo di un’area che è stata così importante per l’industria automobilistica italiana e non solo e che doveva, con forme nuove, ritornare ad essere punto di forza sia per l’occupazione che per lo sviluppo economico del nostro territorio, superando il miraggio di una reindustrializzazione che non è mai decollata in questo ultimo ventennio.

 

Sicuramente la dimensione dell’intervento (oltre 2 milioni di mq di superficie), il momento non certo florido per l’industria manifatturiera ed i vincoli urbanistici e sindacali che gravavano sulle nuove realizzazioni, non hanno portato alla partenza di un nuovo distretto industriale previsto dagli accordi sottoscritti negli scorsi anni tra i Comuni, la Regione, la Provincia e i proprietari delle aree.

 

Ricordiamo ancora che negli scorsi anni era stato prospettato, dall’allora Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati e dal Sindaco di Milano Letizia Moratti, la soluzione di utilizzare l’area come luogo di smistamento dell’interporto di Genova o per il ricollocamento della Chinatown Milanese. Entrambe le proposte sono però, fortunatamente, state rispedite ai mittenti.

 

Come Lainate Nel Cuore abbiamo valutato attentamente in questi mesi i pro e contro di questa nuova proposta ormai approvata dalla Regione Lombardia. Al di là di alcune criticità che sono state chiaramente palesate da diversi consiglieri nel corso della seduta del Consiglio, ci è sembrato che i benefici fossero maggiori e che, soprattutto, il “non scegliere” avrebbe creato maggiori danni di una decisione anche rischiosa, ma fatta con la consapevolezza di poter dare una chance all’area dismessa più importante del nord Italia, che inesorabilmente aumenta il proprio declino.

 

Tra l’altro a fronte di ingenti interventi pubblici (oltre 24 milioni di euro per infrastrutture), l’accordo prevede un significativo recupero di aree verdi e pubbliche, una quota importante di edilizia convenzionata, la presenza di importanti infrastrutture tecnologiche (una centrale elettrica e un depuratore delle acque), nuova occupazione sia per le funzioni commerciali e produttive previste oltre che un importante indotto derivante dall’intera riqualificazione. Le stesse misure di compensazione previste per il commercio superano di gran lunga i limiti previsti dalla Legge.

 

Il Comune di Rho per “beghe” interne al partito di maggioranza (la stessa maggioranza che in Regione ha proposto ed approvato la nuova soluzione di AdP) non ha approvato la ratifica del progetto annullando 3 anni del loro stesso lavoro.

 

Non si possono usare gli interessi dei territori, per attaccare il Sindaco o portare avanti una politica che non sa guardare al di là del proprio naso!

 

Non potevano pensarci prima ? 3 anni buttati dalla finestra per problemi politici che non devono riguardare lo sviluppo del nostro territorio e delle nostre Città.

 

Come Lainate Nel Cuore siamo disponibili a trovare una nuova soluzione per l’ex Alfa Romeo ma quanto ancora dovremo attendere ?