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MANCA DI COERENZA L’ASSE PD–LEGA NORD SULL’ADP EX ALFA ROMEO

By 21 Aprile 2010No Comments3 min read

Si è svolto venerdì 9 aprile l’incontro pubblico organizzato dalla Giunta Landonio, sul nuovo Accordo di Programma per la riqualificazione dell’area ex Alfa Romeo.

Questo nuovo progetto, nato e sviluppato in questi ultimi 3 anni e di fatto condiviso, nei suoi contenuti essenziali, dalla precedente Giunta di sinistra del Sindaco Bussini alla vigilia delle elezioni del 2009, è l’ultimo tentativo di cercare di risolvere la situazione di stallo venutasi a creare negli ultimi quindici anni.

 

E’ innegabile l’importanza che riveste quest’area anche per la Città di Lainate. Un’area che per decenni è stato il punto di riferimento dell’industria automobilistica italiana e non solo, e che dopo le scelte di FIAT di chiudere lo stabilimento si è trovata in questi ultimi anni a rincorrere il miraggio di una reindustrializzazione che non è mai decollata.

 

Sicuramente la dimensione dell’intervento (oltre 2 milioni di metri quadri di superficie), il momento non certo florido per l’industria manifatturiera ed i vincoli che gravavano sulle nuove realizzazioni non hanno portato alla partenza di un nuovo distretto industriale.

 

Recentemente era stato prospettato addirittura la soluzione di utilizzare l’area come luogo di smistamento dell’interporto di Genova o per il ricollocamento della Chinatown Milanese.

 

Entrambe le proposte sono state però, fortunatamente, rispedite al mittente.

 

Dal 2007 a maggio 2009 i nuovi proprietari, la Regione ed i Comuni di Lainate, Arese, Rho e Garbagnate (uscito durante le fasi di approvazione dell’AdP e oggi richiede di entrare nuovamente)  hanno proposto una nuova ipotesi di riqualificazione in cui viene mantenuto il blocco centrale produttivo e vengono ipotizzate nuove funzioni, sia di interesse pubblico ed ecologico, sia appetibili per il mercato immobiliare, quali la residenza ed il Commercio della grande distribuzione.

 

Il risultato di questi 3 anni di verifiche non è certo particolarmente originale e sicuramente avrà ripercussioni sulla viabilità e sul commercio locale. La strada da seguire però, visto anche lo stato avanzato del progetto già approvato dalla Regione Lombardia, è quella di far sentire la nostra voce per migliorare le proposte e mitigare le ricadute viabilistiche e richiedere effettivi sostegni (economici e non) per il commercio locale, in continuità con quanto già avviato per i Distretti Commerciali.

 

Certamente  facciamo ancora una volta fatica a comprendere la completa sintonia tra PD e Lega Nord e la totale mancanza di coerenza delle proprie decisioni. Ricordiamo infatti che il PD ha dato proprio assenso allo sviluppo di un  progetto con un area di 70.000 metri quadri per un centro commerciale quando era in amministrazione (maggio 2009) ed oggi chiede ad altri di fare in “zona Cesarini”scelte opposte a quelle dai suoi avallate  a suo tempo.

Ancora più paradossale è il caso della Lega Nord di Lainate che finge di non ricordare ai cittadini che il progetto e l’accordo di programma sono già stati approvati dalla Giunta Provinciale e da quella Regionale che includono assessori del suo partito.

 

A noi sembra che l’ascolto di cittadini e commercianti, attuato dall’attuale Amministrazione, sia invece un reale sforzo di chiedere partecipazione per proporre iniziative concrete per “fare il possibile”. Lasciamo agli altri la demagogia dei proclami.