E’ un ex assessore del Comune di Lainate. Un ex candidato al Consiglio Provinciale, non eletto. Un ex candidato sindaco, non eletto. Un ex candidato al consiglio comunale di Origgio, non eletto. Non è il Segretario cittadino di Rifondazione Comunista. Non risiede a Lainate.
Eppure, nonostante l’assenza di cariche e l’apparente lontananza dalla realtà cittadina, Andrea Pinna è il “gran visir” a cui tutti i giornali danno spazio per discutere, esaminare, commentare tutto quello che avviene a Lainate.
Non passa settimana in cui i giornalisti assetati di polemica non raccolgano gli strali del grande moralizzatore rifondaiolo. “Tutto sbagliato, tutto da rifare” ci dice. E anche laddove qualcosa funziona, secondo lui c’è qualche irregolarità, qualche cosa che, sotto sotto, viene nascosta.
Se ciò non bastasse, si fanno anche articoli per ricordare ai cittadini che il nostro Andrea ha fatto “una domanda” al ministro di turno in una delle tante trasmissioni politiche televisive. Come poterne fare a meno?!
Non abbiamo mai amato la polemica sterile, per cui abbiamo pensato tanto prima di deciderci a diffondere questo comunicato sulla Rete. Ma la misura è colma e il clima che l’ambizioso Andrea cerca di avvelenare non è degno, a nostro avviso, di una città, che, con fatica e passione, sta cercando di crescere ed uscire da un torpore e da un immobilismo, la cui memoria è stata liquidata sin troppo in fretta.
Ci siamo, infatti, chiesti: “Non è importante, nel dare giustamente spazio alle opinioni di tutti, capire chi rappresenta colui che esprime il parere?”. E qualche dubbio sul seguito del giovane politico sinceramente ci viene.
E poi “Cui prodest?” avrebbero detto i latini. Cioè, “A chi giova?”, con quale scopo è stata avviata e mantenuta questa campagna di visibilità che, con il placet dei giornali, sta avanzando costantemente?
Si tratta solo di una forma a mezzo fra l’Ego e il desiderio di apparire o, come dicono le voci di piazza, è vero che il nostro Pinna, escluso dal parlamentino lainatese e stanco di non poter contare granché, stia studiando da “segretario” del Partito Democratico, un partito che sicuramente, rispetto al PRC, garantirebbe maggiore visibilità, un futuro politico e, magari, anche qualche carica (magari ritentando di diventare Sindaco)?
Nulla di male, per carità. Purché lo si faccia a carte scoperte e con onestà verso i cittadini.
Certo, qualche indizio l’abbiamo colto, vedendo sempre più frequentemente accostati i nomi dei consiglieri, del portavoce e di vari esponenti del PD a quello del collezionista di tentativi di elezione.
Staremo a vedere, sperando sempre di poterci confrontare sui contenuti e sulle idee per Lainate e la sua gente.
Di certo, se così fosse, non potremmo non essere meravigliati da questa svolta del Partito Democratico verso la sinistra estrema, dopo l’acclarato fallimento del matrimonio avvenuto nel mandato 2004/2009.
Evidentemente, una persona che riesce così tanto a farsi ascoltare, per chi si accontenta di parole e parvenze ha il suo fascino!