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SCUOLA: i fatti smentiscono le bugie del PD sulle paritarie

By 21 Ottobre 2016No Comments5 min read

La nuova Convenzione per le scuole paritarie prevede un aumento del contributo totale per alunno del 2,7% pari a 25 euro annue a bambino. La quota parte, contestata dal PD, relativa all’adeguamento delle strutture è stata diminuita a 100 euro contro i 150 euro della precedente convenzione e corrisponde ad una cifra annuale di circa 32 mila euro complessivi per le due scuole paritarie.

Intanto va precisato che tale cifra, a dispetto di quanto sostenuto dal PD, è erogata in modo legittimo dall’ente, sulla base del parere della corte dei conti del 2015 e del collegio dei revisori dei conti e, peraltro, non fa che riproporre una metodologia di erogazione dei contributi alle scuole paritarie introdotta dalla giunta di centrosinistra nel 2005 di cui il consigliere del PD, Pinna, era assessore. Risulta quindi veramente curioso rilevare che venga contestata una forma di contributo introdotta proprio da chi la contesta!

 Sul tema anch’esso, ovviamente infondato, che queste cifre per le paritarie tolgano risorse alle scuole statali o siano addirittura investimenti dirottati dalle scuole pubbliche alle parificate, ricordiamo che solo quest’anno l’Amministrazione ha investito 250.000 euro per il rifacimento dei tetti di 2 plessi a cui si aggiungono altri 850.000 euro per il rifacimento dei bagni di TUTTE le scuole e che nell’ultima variazione di bilancio, sulla quale è bene ricordare che il PD ha votato contro, è stato previsto un ulteriore stanziamento di 50 mila euro per le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle scuole che si aggiungono alle parecchie migliaia euro già spesi nel corso del 2016 e destinati a interventi concordati e condivisi con Presidi e Comitati Genitori oltre, ovviamente, alle segnalazioni della ASL. Ma non basta, perché se a questi soldi aggiungiamo anche i 260.000 euro investiti nell’estate 2015 per il rifacimento delle aree giochi delle scuole materne statali e i soldi, 8000 euro annui, erogati direttamente agli Istituti Comprensivi sulla base di una convenzione per le piccole manutenzioni, si capisce chiaramente che, tirando le somme, l’amministrazione Landonio ha sempre dimostrato, concretamente, che la scuola, da ogni punto di vista, è e rimane una priorità.

Ma risulta altresì evidente che, anche in questo caso, la polemica del PD è assolutamente pretestuosa e priva di contenuti.

Pretestuosa perché tenta di spostare l’attenzione da quello che è il vero tema che non trova soluzione in casa PD ovvero la contrarietà ai contributi per le scuole paritarie. Tema per loro scottante dato che proprio il governo Renzi ha stanziato lo scorso anno un contributo di 500 milioni per le paritarie e che ovviamente non trova d’accordo le anime più a “sinistra” del partito. Siccome anche i nostri “piddini lainatesi” non lo vogliono ma non lo possono dire chiaramente, ecco che cercano di spostare l’attenzione sui contributi alle statali dove invece il fronte è unito. La testimonianza di questo è che in consiglio comunale il PD non ha votato al rinnovo della convenzione con le materne, ma poi alternano nei vari commenti su social e stampa i “siamo concordi sul contributo alle paritarie…”, “le paritarie vanno sostenute…, ecc ad altri in cui invece sostengono addirittura che hanno votato no in Consiglio, falso!, che i “contributi non vanno dati così…ecc”.  Tutte argomentazioni che testimoniano la confusione, lecita alla luce di quanto succede a livello nazionale, della loro posizione politica interna.

Noi sosteniamo invece, semplicemente, che le scuole paritarie parificate poichè fanno un servizio pubblico di essenziale importanza per la nostra comunità vanno sostenute economicamente sia per consentire alle famiglie di potervi accedere con rette sostenibili, sia perchè garantiscono la libertà di scelta educativa dei genitori!

In tutto questo non bisogna poi dimenticare che le scuole paritarie rappresentano anche un risparmio per lo stato dato che, proprio per le scuole materne, un “posto bambino” nella scuola dello stato costa ai cittadini circa 6.500 euro l’anno, contro i 425 euro della scuola paritaria (fonte sole 24 ore)

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-25/scuole-paritarie-diritto-risparmio-082315.shtml?uuid=AbVCb4yH.

15 volte meno! Ma questo è ancora un altro tema.

E la polemica è vuota! Vuota perché come dimostrato dalle cifre indicate sopra non sarà certo il PD a insegnarci che nella nostra scuola pubblica, costituita da 8 plessi, di cui uno centenario, c’è bisogno di manutenzione e attenzione continua. Lo sappiamo bene ed è per questo che per la Scuola, tutta la Scuola, pubblica o paritaria (ovvero di servizio pari a quello pubblico), non rinunciamo a investire risorse dove servono. Che non siano mai abbastanza, che ce ne vorrebbero di più, lo sappiamo altrettanto bene, ma questo è un altro argomento con cui si deve confrontare seriamente ogni amministratore della cosa e dei denari pubblici.

Ma sia chiaro: per noi  nella scuola non esiste un “prima questi” o “prima quelli”. Perché il significato della famosa frase di Don Milani, figura che sappiamo essere cara anche agli amici del PD, che afferma che «Non si divide in parti uguali una torta tra diseguali» significa proprio questo, rileggetela bene; significa che nelle diversità, nelle specificità di ciascuno, i nostri studenti, tutti, sono eguali nei diritti. Significa che non ci sono noi e loro, che non ci sono prima e dopo.

Noi questo lo sappiamo e in questo crediamo fermamente.